martedì 24 gennaio 2012

Arte Rinascimentale

di Ottavia Pittaluga 


Nel Rinascimento vige la filosofia dell' antropometrismo.
Figlia di questa dottrina è la prospettiva, nome derivato dalla perspectiva naturalis, ovvero l'ottica stessa, che fu introdotta nell'arte nell'accezione oggi riconosciuta da Tommaso di Mone Cassai, detto il Masaccio e teorizzata e messa per iscritto nel De Pictura da Leon Battista Alberti, opera dedicata a Filippo Brunelleschi, quale creditore della scoperta della prospettiva lineare geometrica.
"pittura non è altro che intersecazione della piramide visiva, seconda data distanza, posto il 
centro e costituiti i lumi, in una certa  superficie con linee e colori artificiosamente 
rappresentata" (Alberti, 1436)
L'Umanesimo influisce sulle arti e sulla letteratura.
Sono molti i tributi alla cultura antica artistica e letteraria presenti nelle opere degli artisti rinascimentali


L'Uomo al centro dell'universo
Domenico di Michelino, allievo di Beato Angelico, dipinge la rinascita della cultura con l'allegoria Dantesca del Sommo poeta che mostra la sua opera. La scena raffigura il purgatorio alle spalle di Alighieri, l'inferno alla sinistra, Firenze ben riconoscibile alla destra, con le architetture ben riconoscibili alla destra e il paradiso diviso nei sette cieli.







Citazioni dell'antichità
Il 1401 è la data simbolo del Rinascimento, in quest'anno è stato bandito il concorso per la realizzazione delle formelle quadrilobate che completavano la porta nord del Battistero di Firenze e il tema a cui dovevano attenersi era il Sacrificio di Isacco raffigurato con la tecnica dello stiacciato in bronzo. La competizione risultò un confronto irrisolto tra Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti, entrambi vincitori a pari merito, tuttavia Brunelleschi si ritirò e le due porte del Battistero furono commissionate a Ghiberti, che impiegò circa 50 anni a completarle. La competizione delle formelle di porta Paradiso diventò simbolo della divisione delle correnti artistiche tardo gotica e rinascimentale.
Ghiberti, legato alla tradizione gotica internazionale, divise la scena in due zone, quella raffigurante il sacrificio, armonioso e pacato, e quella raffigurante i due servitori con l'asino nell'atto di conversare.
Brunelleschi divise la scena orizzontalmente e triangolarmente occupando tutto lo spazio disponibile e fuoriuscendo dalla cornice.
L'atto del sacrificio è raffigurato nella sua violenza. 
Troviamo una citazione dello Spinario, la statua greca  risalente al I secolo a.C
Andrea Mantegna, artista formatosi nella bottega di un archeologo, al quale dovrà la sua approfondita conoscenza della storia dell'arte antica e quindi l'approccio allo stile rinascimentale, nelle sue opere e nel particolare coi suoi meravigliosi San Sebastiano, dedica una meticolosità sorprendente alla rappresentazione di elementi architettonici e scultorei di età classica.
E a mio parere un chiaro tributo alle Νεφέλαι di Aristofane invece sono le nuvole antropomorfizzate dei dipinti, una leggenda quella delle nuvole animate, che ha preso piede soprattutto nel medioevo con la tradizione delle creature fantastiche e mostruose e in arte già presentate da Giotto. 





I volumi e il chiaroscuro
La Cappella Brancacci, affrescata da Masolino e Masaccio, è una delle opere più rappresentative del Primo Rinascinamento. Si narra che Masolino lavorando a stretto contatto con il più giovane Masaccio, cercasse di imitarne lo stile, non raggiungendo mai però i livelli del collega, di formazione stilistica così diversa.
Nel pagamento del tributo di San Pietro la prospettiva e le ombre sono le più grandi innovazioni di Masaccio. I corpi degli apostoli occupano volumi realistici e i loro volti hanno connotazioni uniche e mimiche facciali espressive.


Nella Cacciata dal Paradiso, Masaccio enfatizza l'espressività dei volti di Adamo ed Eva ricordando le προσῶποἱ o  personae, le maschere greco-romane.
Il dipinto si trova sul pilastro della cappella specularmente alla Tentazione di Masolino, dove le figure dei Progenitori sono forme leggere e sinuose, la luce sui corpi è morbida e i loro visi sereni.
In Masaccio la sagoma dei corpi è scolpita dai contrasti di luce; l'anatomia è precisa  e ricorda le figure classiche del Laooconte in Adamo e della Venere Pudica romana in Eva.








Lo spazio a servizio dell'Uomo
Andrea del Castagno, con il ciclo degli Uomini e delle Donne Illustri, una serie di affreschi dipinti nel 1448 a Villa Carducci a Firenze, fa dominare lo spazio alla figura umana. I grandi uomini, rappresentati con una notevole monumentalità (250cm in altezza) sono proiettati al di fuori delle cornici architettoniche.



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